Guidi un Tir? Occhio al cuore!

Se guidi un TIR o un’auto elettrica, devi assolutamente leggere questo articolo! 

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Alcuni studi scientifici (incompleti) rilevano come la “sedentarietà” sia una pericolosa abitudine che, con il tempo, provoca negli individui, problematiche cardiache.

 

E sicuramente, la sedentarietà non aiuta, ma è una mezza verità.

 

Tuttavia, però, ciò non trova riscontro nella realtà oggettiva poiché, anche un impiegato svolge un’attività sedentaria, così come tantissimi altri lavoratori “sedentari” ma non risultano essere a rischio come lo sono i conducenti di un TIR. 

 

La categoria di lavoratori “sedentari”, che pare essere proprio più incline a sviluppare anomalie cardiache, è proprio quella dei conducenti di mezzi pesanti: I TIR.

 

Una percentuale altissima di camionisti ha avuto, oppure ha, problematiche cardiache.

 

Qualcuno ha avanzato l’ipotesi che l’alimentazione abbia un ruolo fondamentale nelle patologie cardiache, ed è vero. Ma anche gli altri lavoratori sedentari mangiano male. 

 

Tuttavia, un camionista è esposto ad un rischio non presente nelle altre categorie di lavoratori sedentari e, di certo, non si può ignorare questo fattore così importante: L’inquinamento elettromagnetico prodotto dal mezzo che stanno guidando.

 

È stato rilevato che, proprio sotto al sedile, in corrispondenza di tutti gli apparati e sistemi del TIR che sviluppano inquinamento elettromagnetico, l’inquinamento elettromagnetico prodotto è sufficiente ad alterare l’attività cardiaca del guidatore.

 

A questa tipologia di emissione, bisogna aggiungerne un’altra, ma per ora tralascio volutamente quell’aspetto per arrivare dritto al punto. Non voglio scrivere un articolo troppo lungo.

 

HOLTER CARDIACO CONFERMA IL PROBLEMA

 

La conferma della pericolosità di restare ore e ore alla guida di un TIR arriva tramite L’ECG dinamico: Holter Cardiaco.

 

Installando L’Holter cardiaco sul conducente, possiamo rilevare, oltre ogni dubbio, quanto l’attività cardiaca risulti alterata dall’inquinamento elettromagnetico prodotto dal mezzo che, ovviamente, non si ottiene guidando una normalissima auto con motore a scoppio.

 

Sebbene io ritenga che sia l’individuo a dover provvedere alla propria salute, quindi a proteggersi con appositi dispositivi schermanti, corredati da tutti i test, le autorizzazioni, brevetti e, soprattutto, riscontri scientifici oggettivi e rilevabili,  mi chiedo come potrebbe essere accolta una possibile denuncia da un conducente che, danneggiato dalle emissioni estremamente nocive del mezzo, presenti “il conto” all’azienda ed al produttore di tali mezzi. 

 

Proteggere il conducente dalle emissioni elettromagnetiche prodotte dal mezzo di lavoro, dovrebbe essere obbligatorio per l’azienda; una volta rilevato il problema con strumentazione apposita, essa si troverebbe in una situazione decisamente poco piacevole. 

 

Ovviamente, tale inquinamento elettromagnetico, non ha problematiche solo sul cuore. Innumerevoli sono i danni provocati ad organi genitali, prostata, microbiota ecc ecc. La lista è lunga. 

 

Come proteggersi?

 

Come prima regola: evitate internet. Su internet NON esistono prodotti affidabili e, se ne trovate, dovete chiamare i NAS e denunciare tali frodi. 

 

Perché? perché al mondo esiste solo un laboratorio che possiede l’autorizzazione a produrre tali dispositivi di protezione collettiva corredati da tutte le certificazioni, tutti gli studi scientifici e tutti i brevetti necessari a garantirti il risultato sicuro per la tua salute.

 

Naturalmente, nella mia comunità, c’è l’opportunità, tra le altre cose, di conoscere tutti i dettagli e tutte le indicazioni utili a reperire ulteriori informazioni adatte a proteggersi durante il proprio lavoro. 

 

Hai un amico conducente di un TIR?

Condividi questo articolo con lui.

Puoi far nascere in lui la curiosità necessaria ad approfondire la situazione con me e, sicuramente, evitare le problematiche cardiache dipendenti da questo fattore! 

 

L’unica terapia efficace, è breve

Klaus 

 

 

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