COS’E’ L’INTELLETTO?
L’intelletto è:
«Una generale funzione mentale che, tra l’altro, comporta la capacità di ragionare, pianificare, risolvere problemi, pensare in maniera astratta, comprendere idee complesse, apprendere rapidamente e apprendere dall’esperienza. Non riguarda solo l’apprendimento dai libri, un’abilità accademica limitata, o l’astuzia nei test. Piuttosto, riflette una capacità più ampia e profonda di capire ciò che ci circonda – “afferrare” le cose, attribuirgli un significato, o “scoprire” il da farsi.»
Ebbene si, la memoria non è intelletto, è una buona qualità che può avere anche una scimmia ammaestrata. Nel 1994, ben cinquantadue ricercatori, firmarono questa dichiarazione che hai appena letto. Ed è vera ancora oggi.
Spesso si pensa che, nelle culture primitive, non scolarizzate o non alfabetizzate, l’intelligenza sia un fenomeno raro. Ma non è affatto così, anzi, è vero il contrario. Meno nozioni e limiti si pongono all’individuo, più esso sarà libero di immaginare, fare e, infine, creare. Inoltre come ignorare il fatto oggettivo che, le popolazioni native che, ancora oggi, vivono quasi da primitivi, sono decisamente più sani e più intelligenti della maggior parte della popolazione mondiale che ha conseguito una laurea.
Non confondere ingenuità con mancanza di intelligenza.
“L’etimologia della parola intelligenza si fa risalire all’avverbio latino intus = dentro ed al verbo latino legere = leggere, comprendere, raccogliere idee e informazioni riguardo a qualcuno o a qualcosa. Quindi, l’intelligenza è la facoltà di comprendere la realtà non in maniera superficiale ma, andando oltre, in profondità, per coglierne gli aspetti nascosti e non immediatamente evidenti. Un’altra interpretazione etimologica (meno diffusa) del termine preferisce ad intus la preposizione inter = tra. Per cui, intelligenza sarebbe la capacità di leggere (…tra le righe), di scoprire relazioni ed inter-connessioni tra i vari aspetti della realtà per giungere ad una comprensione più ampia e completa di essa”.
Dove risiede l’intelletto?
Dove abita l’intelletto è una domanda vecchia quanto il mondo. Di fatto la teoria principale finora era che non si può parlare dei ‘circuiti dell’intelligenzà perché l’intelligenza non nasce fisicamente in nessuna parte del cervello ma piuttosto dall’integrazione e la connessione di differenti aree.
Secondo una ricerca pubblicata sul Journal of Neuroscience, l’intelletto, non risiede in alcuna area in particolare, ma in tutto il volume del cervello.
Ovvero: l’intelletto dipende dall’organizzazione della rete neurale del nostro cervello, dalle interconnessioni efficienti che collegano rapidamente diverse aree neurali vicine e lontane, piuttosto che dalle aree neurali stesse.
Ma, c’è sempre un ma..
L’intelletto, sebbene qualcuno dica che non abbia sede, in realtà, una residenza ben precisa ce l’ha. Ed è la medesima del sesto senso: l’intestino o, per essere più precisi, nel microbiota intestinale.
E’ comprovato e comprovabile che un’alimentazione scorretta e, di conseguenza una alterata funzionalità dell’intestino (se mangi male, funzioni male), comprometta le capacità cerebrali. Insomma, un microbiota alterato, genera individui poco intelligenti.
Infatti, durante uno degli ultimi congressi di psichiatria, non si è parlato di farmaci, terapie verbali, psicoterapia o altri metodi obsoleti ed inefficaci. Si è parlato di intestino.
Quindi posso incrementare il mio intelletto?
Se c’è un problema, c’è anche una soluzione.
Accade spesso che, ragazzi e ragazze, in fase di studio, ma anche chi deve partecipare ad un concorso, una gara, o semplicemente chi ha già superato una certa età, ricorra alle mie tecniche specifiche per raggiungere livello di intelligenza maggiore.
Naturalmente, non ho la presunzione di guarire dall’imbecillità tutti gli imbecilli del mondo, poiché, per guarire, occorre anche una base su cui lavorare. Il presupposto è che, dall’ottundimento quotidiano, in un momento di lucidità, l’individuo prenda appuntamento e si sottoponga al “protocollo*”.
Una volta preso appuntamento, che tu abbia 15 anni o che tu ne abbia 106 poco importa, il tuo intelletto migliorerà progressivamente in modo drastico ed otterrai risultati positivi.
Quindi
Se ti senti:
- Mentalmente lento
- Ossessioni
- Compulsioni
- Incubi
- Chiusura emotiva
- Dipendenza emotiva
- Irascibile
- Stanco
- Riscontri difficoltà nella lettura e nella comprensione del testo
- Hai difficoltà a relazionarti con “l’altro”
- Riscontri problemi sessuali (impotenza/frigidità)
- Se al risveglio sei “distrutto”
- Se hai bisogno di bevande stimolanti
- Dipendenza sostanze stupefacenti (cannabis, cocaina, eroina, alcool, tabacco)
- ecc ecc
Se riscontri anche solo uno di questi problemi e tale problema persiste per più di 24 ore, allora c’è qualcosa che deve essere corretto.
L’unica terapia efficace, è breve
“Non accettare quello che non puoi restituire, poiché l’equilibrio della vita è basato sulla reciprocità.”
Klaus
Studi scientifici disponibili per gli abbonati QUI
*che varia per ogni individuo