Leucemia, ennesimo caso trattato male.
Quando mi vengono sottoposti casi leucemia, soprattutto nei bambini, mi ritiro almeno un paio d’ore in meditazione. Mi è necessario per assumere il corretto distacco ed avere le corrette intuizioni. In questi casi i pazienti sono tanti quanto è ampio il nucleo familiare.
E’ la storia di Veronika, nata nel 2008, che ha sviluppato questo problema. Un problema serio che, ancora oggi, viene trattato con immensa ignoranza e superficialità da gran parte della classe medica.
Stamattina apro la casella e-mail e vedo una mail russa. Penso al solito spam che aruba fornisce insieme al contratto, tuttavia decido, stranamente, di aprirla.
“Ho letto i tuoi articoli, vorrei mandarti la cartella clinica per un consulto”.
Apro il file. Resto subito colpito dall’accuratezza con cui, il medico responsabile, ha redatto la cartella clinica, è tutto dettagliato in maniera impeccabile, anche l’anamnesi familiare è abbastanza esaustiva. Certo, confronto ciò che si vede qui in Italia, sono avanti anni luce.
Tuttavia, sebbene in ospedale abbiano rilevato praticamente tutto e sperimentato ogni farmaco possibile ed immaginabile, Veronika non migliora. Quindi, qualcuno, con un po’ di lungimiranza, mi invia il caso. Inutile dirlo: accetto molto volentieri.
Quando il dettaglio non è abbastanza.
E’ inutile analizzare il corpo micron a micron se non si guarda il contesto generale. Una diagnosi seria va fatta da diversi punti di vista, occorrono domande precise. E’ bene capire, intanto, cos’è la leucemia mieloide acuta.
“La Leucemia Mieloide Acuta è una malattia caratterizzata dalla proliferazione di cloni di cellule staminali ematopoietiche che non hanno completato il processo di maturazione. Queste cellule (blasti) lentamente rimpiazzano il normale tessuto ematopoietico nel midollo, alterando la produzione delle altre cellule (globuli rossi, piastrine e granulociti), per poi entrare nel circolo sanguigno ed infiltrarsi in altri organi”
Nell’anamnesi si è tralasciata “una” domanda fondamentale. Ed è comprensibile poiché non si crede che, una bambina di soli dodici anni, possa essere esposta a radiazioni gamma ionizzanti.
E’ nei dettagli che il “diavolo” nasconde la sua coda.
Inoltre non è minimamente considerato l’aspetto emotivo e psico-biologico.
- Cosa è accaduto a Veronika prima di manifestare i sintomi?
- Qual è il suo vissuto?
- Inoltre, perché non sono state fatte indagini sul tipo di alimentazione che segue Veronika?
Il giusto modo di procedere con questa leucemia
- Per prima cosa occorre testare l’ambiente in cui lei risiede principalmente perché, per come appare la cartella clinica, è molto probabile l’insistenza di radiazioni gamma ionizzanti. A riscontro positivo si procede alla bonifica ambientale e decontaminazione del paziente.
- Invece, qualora l’esame dell’ambiente risultasse negativo, occorrerà, per prima cosa limitare i danni della terapia chemioterapica con le mie tecniche specifiche di Riflessologia Semeiotica Integrata.
- Eliminare la morfina.
- Eliminare i cibi tossici e/o contaminati.
- Effettuare la corretta anamnesi familiare per scongiurare episodi genealogici che influenzano la sua condizione.
- Necessariamente, indagare sul suo vissuto.
A cosa serve il dolore?
Il dolore è un processo biologico ben sensato e deve essere accompagnato con tecniche specifiche, non con morfina.
Il senso biologico del dolore dell’osso, durante la fase de guarigione, è mantenere l’osso immobile.
Il dolore serve per IMPEDIRE il movimento. Infatti, con dolore, non vanno presi antidolorifici, bisogna stare fermi nella misura in cui il dolore ci limita il movimento.
Devi pensare che l’uomo è stato progettato senza antidolorifici, quindi, tutto ciò che il corpo fa è sensato.
Quando un osso si rompe, si sente dolore perché, mediante la proliferazione di cellule osteoblastiche, si edemizza e gonfia la membrana che ricopre l’osso. Il periostio, che è molto sensibile per via della quantità di nervi che possiede. Questo dolore è funzionale perché ci sta dicendo “ehi pirla, non ti devi muovere: stiamo ricostruendo l’osso che ti sei rotto”. (pongo l’esempio dell’osso poiché la leucemia è iniziata da una frattura ossea).
Non esiste cura o farmaco per guarire una frattura, lo fa da solo il corpo. E se pensi che il gesso curi, no, sei fuori strada. Il gesso impedisce il movimento. L’ osso guarisce con la gravità e con la pressione (gli individui che stanno molto tempo senza gravità, presentano osteoporosi proprio perché manca l’elemento fondamentale che favorisce la ricostruzione ossea).
E’ ben nota la capacità della riflessologia, di poter lenire drasticamente il dolore. Agendo su punti riflessi del corpo posso evitare la somministrazione di morfina e dare qualche possibilità in più a Veronika di vivere.
Naturalmente per fare tutto ciò dovrò incontrare Veronika e la sua famiglia.
Aggiornerò l’articolo ogni qualvolta riscontrerò qualcosa di significativo e ne monitorerò i progressi. Partendo dalla contaminazione radioattiva, ti terrò aggiornato sul caso.
Cosa dicono oggi i medici che l’hanno avuta in cura:
Secondo loro la prognosi è infausta e, come riportato in cartella clinica, hanno già comunicato ai genitori di prepararsi poiché la morte è inesorabile ed è considerata incurabile. Come se non bastasse, la follia del protocollo prevede già dosaggi di morfina. La morfina, com’è evidente dal punto di vista biochimico, stimola la vasopressina*ed impedisce al paziente di urinare. Un paziente che non urina, è un paziente che sta morendo. Il che vuol dire che, la morfina, è oggettivamente mortale.
Cosa dico io: Alcune considerazioni
E’ dimostrato scientificamente che:
- Decontaminare l’area dalle radiazioni naturali e decontaminare il paziente favorisce la guarigione della leucemia (se è quella la causa primaria)
- La riflessologia si è dimostrata efficace nella terapia del dolore in malati oncologici (praticata anche al gemelli di Roma)
- La giusta integrazione facilita la guarigione
Potrò saperne di più sull’esito della vicenda, solo dopo aver visto Veronika e mi auguro avvenga presto. Solo allora potrò esprimere un parere completo ed accurato. Ma sono certo dell’efficacia dei miei metodi.
Inoltre, voglio aggiungere che, mentre in Italia ci sono ancora fenomeni da baraccone che al grido “scusi lei è medico per parlare di medicina”, all’estero, professioni e capacità come le mie, sono ampiamente riconosciute e apprezzate anche “ai piani alti”. Ora, non so come evolverà la vicenda, né voglio fare promesse da marinaio, sicuramente però, qualsiasi sia l’epilogo, io so, in coscienza, di aver messo a disposizione tutto il mio sapere ed aver dato il meglio di me.. cosa che, molti medici arroganti ed ignoranti, non possono dire di aver fatto.
*Ormone antidiuretico
L’unica terapia efficace, è breve
“Non accettare quello che non puoi restituire, poiché l’equilibrio della vita è basato sulla reciprocità.”
Klaus