DESTRIMANE O MANCINO, CHE DIFFERENZA C’E?
Destrimane o mancino: La maggior parte delle persone compie gli sforzi pesanti con la mano destra. Queste persone, che sono la maggioranza (60 %), sono destrimani, mentre la minoranza, cioè le persone che lavorano abitualmente con la mano sinistra, è mancina.
La distinzione tra destrimane o mancino non è sempre del tutto chiara, anche se in prevalenza c’è un lato preferenziale. Ad esempio un individuo potrebbe lanciare con la destra, scrivere con la sinistra, prendre il martello con la sinistra, colpire il pallone con il piede destro e giocare a tennis quasi altrettanto bene con una mano come con l’altra. Eppure è considerato mancino.
Ci sono due validi test per stabilire se un individuo è destrimane o mancino.
PRIMO TEST:
- si chiede al paziente di applaudire come se fosse a teatro. La mano che sta sopra è dominante.
SECONDO TEST:
- si chiede alle pazienti di pensare a un bambino. La madre destrimane stringe sempre il bambino con la mano sinistra al fianco sinistro e gli regge il sederino con la destra.
- Una donna mancina si comporta esattamente al contrario.
Oltre al mancinismo sembra esistere anche un “allattamento dal lato sinistro” e un “udito dal lato sinistro ” di cui parlerò in seguito. Il mancinismo ha un significato pratico molto determinante: nel cervello esiste una differenza tra destrismo e mancinismo. Da qui esistono i comportamenti seguenti.
Si noti:
il mancino trasferisce il conflitto sul lato opposto del cervello rispetto al destrimane. Da quel momento tutto si svolge analogamente a quanto avviene per il destrimane, ma sul lato opposto.
Ciò, in pratica, significa:
una donna mancina non può patire un cancro del collo dell’utero a causa di un conflitto sessuale*, bensì solo in costellazione schizofrenica o a causa di un conflitto di territorio (dopo l’età critica) .
Analogamente un uomo mancino, per esempio, non può subire un infarto del cuore sinistro per un conflitto di territorio, bensì (nella fase di post conflittolisi) un infarto del cuore destro con embolia polmonare.
Questo mancinismo quindi ha così grande importanza pratica perché in prima analisi sembra sconvolgere tutto, ma a un esame più attento è altamente logico e coerente.
Il mancino in pratica è solo “polarizzato” in modo diverso dal livello psichico al livello cerebrale. (Tale fenomeno si riscontra anche in Fisica). Per esempio se una donna mancina subisce un conflitto sessuale con focolaio attivo nella zona periinsulare destra, in tal caso questa giovane donna può avere un infarto del cuore sinistro se il conflitto ha una durata sufficiente. Perché in ogni caso è la zona destra periinsulare a governare il cuore sinistro. Oppure può patire un adenocarcinoma bronchiale per un conflitto di spavento improvviso.
Destrimane o mancino e biologia
Il mancinismo ci mostra in modo del tutto particolare che i conflitti biologici non hanno nulla a che vedere con la psicologia tradizionale, ma sono di fatto determinati biologicamente. Perché non si deve affatto considerare ” puramente psicologico ” il fatto che una giovane donna mancina, a causa di un conflitto sessuale, patisca i sintomi organici di un conflitto di territorio mancino, avrà quindi per forza una depressione nella sfera psichica.
Biologicamente deve avere un qualche senso il fatto che circa il 40% delle persone siano mancine e reagiscano “sul polo opposto” anche nei loro conflitti. Se riflettiamo su quale possa essere questo senso, si arriva alla conclusione che i mancini rappresentano le “persone di riserva in caso di catastrofe”.
Ovviamente dapprima questa supposizione non sembra essere niente più che una speculazione. Ma in natura nulla accade di insensato.
Destrimane o mancino in natura
Immaginiamoci che in un gruppo di scimmie in uno spazio ecologico separato, per esempio in un fondovalle inaccessibile, si verifichi una specie di “catastrofe conflittuale” che distrugge in un sol colpo tutte le scimmie maschio. Le scimmie femmine “destrimani” quando entrano di nuovo in calore patiscono un conflitto di non essere possedute e, non essendoci in vista alcun rimedio, ne possono morire. Sopravviverebbero solo le scimmie femmine mancine che pure patiscono un conflitto sessuale ma a causa del loro mancinismo, avrebbero i sintomi di un conflitto di territorio, che a livello psichico si traduce in una depressione, localizzato periinsularmente a destra nel cervello e che a livello organico causa un carcinoma ulcerante delle coronarie. Ma a causa dell’eccedenza ormonale femminile tali “conflitti rovesciati” di solito hanno decorso più o meno abortivo, cioè non arrivano a un effetto pieno.
Analogamente anche la depressione potrebbe essere considerata una specie di “fase di sopravvivenza a consumo minimo” durante la quale la femmina animale, persino mancina, attende un momento migliore ed entra in una specie di letargo psichico.
Fare delle scoperte significa ascoltare il battito della natura. Questo accade da cento milioni di anni e chissà quanto spesso nella lunga storia dell’umanità tali “donne di riserva” hanno permesso la sopravvivenza di un’intera stirpe o di un popolo. Lo stesso potrebbe accadere per gli uomini mancini che, appunto nel caso di un conflitto di territorio, non hanno alcun infarto cardiaco sinistro nella fase PCL.
Finora ne sappiamo ancora troppo poco.
Anche il nostro animale domestico può essere destrimane o mancino; alcuni cani danno sempre la zampa sinistra, la maggior parte però sempre la destra. Alcuni gatti acchiappano il topo sempre con la zampa destra, altri con la sinistra.
Il mancinismo si presenta per lo più contemporaneamente nelle zampe anteriori come in quelle posteriori, cioè quelli mancini di mano lo sono anche di piede.
Inoltre esiste un destrismo per l’udito e per l’allattamento, così almeno si presume.
Riguardo all’udito non si può ancora fare alcuna affermazione sicura, perché non si hanno ancora sufficienti riscontri in questo campo. Ma riguardo agli occhi, è possibile dire qualcosa: notoriamente le fibre del nervo ottico si incrociano parzialmente; perciò le emiparti sinistre della retina ricevono tutti i raggi che arrivano da destra (e cadono sulla metà sinistra della retina di entrambi gli occhi), le emiparti destre ricevono tutti i raggi che arrivano da sinistra (e colpiscono la metà destra della retina di entrambi gli occhi). Ma le fibre della fovea centrale rientrano nell’emiparte laterale della retina e quindi portano le immagini prevalentemente sulla retina omolaterale.
Destrimane o mancino – il test dell’applauso
Il test dell’applauso è il metodo più semplice per accertare se un individuo è destrimane o mancino. Va eseguito prima di interpretare ogni TAC cerebrale. La mano che sta sopra è quella che guida e definisce se una persona è mancina o no.
In particolare è importante quanto segue:
a. Tronco cerebrale:
le porzioni profonde del ponte non sono appaiate nella funzione, bensì nell’anatomia. Cioè la sequenza dei conflitti del tratto gastrointestinale (bocca , esofago, alveoli, stomaco, fegato, pancreas, intestino tenue, intestino crasso , retto, trigono vescicale e tromba ovarica) avviene nel tronco cerebrale in senso antiorario partendo dalla localizzazione del focolaio medio – dorsale a destro – laterale, a medio – ventrale, a sinistro – laterale e a medio-dorsale.
– Ma già le zone di transizione tra tronco cerebrale e cervelletto mostrano geminazione (per esempio, nucleo acustico). I nuclei acustici sono pertinenti all’orecchio medio nel conflitto biologico “non ho ricevuto il boccone cioè l’informazione”, ma non sono incrociati rispetto all’organo.
– Anche i relè situati nel mesencefalo, compreso il vicino relè del parenchima renale posto nella sostanza bianca, sono appaiati ma non sono incrociati dal cervello all’organo.
b. A partire dal cervelletto
– si evidenzia il significato del destrismo e del mancinismo. Quindi ne deriva che per tutti i relè del cervelletto e dell’intero neoencefalo la correlazione dal cervello all’organo è incrociata. Ciò nonostante il funzionamento degli organi diretti dal cervelletto (cervello antico) e dal neoencefalo continuano ad essere differenti sebbene per entrambi il mancinismo e il destrismo funzionino nello stesso modo.
– Diversamente dalla corteccia cerebrale, nel cervelletto i conflitti colpiscono sempre rigorosamente rispettando la correlazione fra contenuto conflittuale e organo. Cioè i lati del cervelletto sono ogni volta legati al tema del conflitto.
Conflitto madre/bambino
Un conflito di preoccupazione madre/bambino in una donna destrimane colpisce sempre a destra lateralmente nel cervelletto, coinvolgendo le ghiandole mammarie del seno sinistro. Se la paziente patisce un altro conflitto di preoccupazione madre/bambino a causa di un altro figlio o un conflitto di preoccupazione figlia/madre per la propria madre, allora questi due conflitti si manifestano nello steso relè del cervelletto come focolai. Anche se lei patisce due altri conflitti di attacco contro il lato sinistro del ventre o del seno (mesotelioma peritoneale e pleurico) reagirà il lato destro del cervelletto che a quel punto evidenzierebbe cinque focolai attivi in configurazione a bersaglio, mentre a sinistra non c’è alcun focolaio.
-Quando due conflitti hanno colpito due diversi emisferi del cervelletto parliamo di “costellazione schizofrenica del cervelletto”, da cui deriva un forte disturbo dell’emotività in modo paranoico – vaneggiante e senza che venga influenzata la capacità di pensare in modo logico – formale. Per esempio: ” Io sono come bruciato, mi sento del tutto vuoto, non ho più alcun sentimento”.
c. Sostanza bianca:
– anche qui, nella zona della sostanza bianca, il contenuto conflittuale e il riferimento all’organo sono sempre univoci, cioè legati al tema del conflitto.
d. Nel relè corticale del neoencefalo
– il rapporto univoco del relè corticale con l’organo possibile è solo in un’ eccezione: il carcinoma ulceroso ducale dei dotti lattiferi che è accoppiato al relè del cervelletto per le ghiandole mammarie rispetto al lato e al mancinismo destrismo .
Qui infatti entra in gioco un fattore del tutto nuovo: nei conflitti corticali diretti dal neoencefalo il rapporto del relè cerebrale con l’organo non è più univoco come nel cervelletto : poiché gli organi sono solo in parte doppi come ad esempio gli occhi ), il mancinismo o il destrismo e la situazione conflittuale istantanea decidono quale relè nel cervello possa ora diventare focolaio e quale organo sia interessato. Il rapporto del cervello con l’organo resta tuttavia sempre univoco.
Cioè:
se una donna mancina patisce un conflitto di identità, il focolaio insorge sull’emisfero destro del neoencefalo (temporalmente) e a livello organico produce un’ulcera dello stomaco o del coledoco. Se però in seguito patisce un altro conflitto di identità per un nuovo motivo, non può più reagire corticalmente sull’ emisfero destro del neoencefalo, bensì patisce questo secondo conflitto di identità a sinistra temporalmente e a livello organico si riscontrano delle ulcere nel retto che nella fase PCL diventano emorroidi le ulcere erano situate in vicinanza dell’ano. Fintanto che sono attivi entrambi i conflitti (a destra e sinistra corticalmente), la paziente è in costellazione schizofrenica.
Le domande riguardo a come viene avvertito un conflitto (se in modo maschile o femminile) e dove esso si manifesti nel cervello dipendono non solo dalla situazione ormonale effettiva (post-menopausa, gravidanza, pillola anticoncezionale nevrosi ovarica, ecc..) ma anche se un individuo è destrimane o mancino
I conflitti inoltre si modificano, ovvero possono essere privati del loro contenuto, se sono cambiate le premesse (costellazione conflittuale attuale, situazione ormonale ecc..) . Possono allora passare da un emisfero all’altro e quindi invece di un’ulcera del retto si avrà un’ulcera dello stomaco e viceversa.
Il rapporto tra cervello e organo è però in ogni caso univoco, cioè quando un conflitto ha attivato una certa area cerebrale allora viene colpito il relativo organo ben determinato , purché il conflitto resti attivo e non ” salti ” sull’ altro emisfero inseguito alla modificata situazione conflittuale o ormonale. Importante è inoltre ricordare che naturalmente l’innervazione delle estremità destre, ovvero in tutta la parte destra del corpo, avviene senza eccezione dal lato sinistro del cervelletto e del neoencefalo.
Questo non si modifica mai dalla nascita fino alla morte.
Destrimane o mancino: L’allattamento
Si vuole qui solo brevemente attirare l’attenzione sul fenomeno che verrà descritto meglio a proposito del conflitto di paura della nuca.
E’ possibile accorgersi che gli occhi non hanno la stessa funzione.
Esempio
Una giovane infermiera d’ospedale aveva litigato con i medici accusandoli di essere disumani. Dalla parte dei medici c’era anche la capoinfermiera. Da allora l’infermiera venne vessata senza tregua. Al momento del litigio, nel corso del quale era stata minacciata di pesanti conseguenze, aveva patito conflitto di paura nella nuca e nei mesi seguenti, durante i quali aveva subito nuovi dispetti quotidianamente, riusciva a vedere sempre di meno con l’occhio destro fino a non vedere quasi più del tutto.
L’ infermiera non diceva nulla perché era troppo orgogliosa per lamentarsi, ma rimaneva zitta e iniziò a dimagrire fino a che diventò solo pelle ossa. Alla fine intervenne la sua famiglia a cui era stato riportato quanto accadeva in ospedale. L’ Infermiera capo venne sostituita e l’incubo ebbe fine dopo sei mesi. La cosa particolare di questo caso era che quest’infermiera (mancina) non riusciva a ricordarsi la faccia delle persone. Vedeva qualche sconosciuto arrivare in reparto e quando quello ritornava dopo cinque minuti lei gli chiedeva di nuovo chi fosse.
Sembra dunque che una donna destrimane, che tiene il suo bambino sul lato sinistro, noti la faccia del bambino con l’occhio destro, la cui fovea centrale guarda verso sinistra. Inoltre pare che la fovea centrale destra in generale sia preposta, con la retina destra, a confrontare i visi e a ricordare una faccia.
Io sono sicuro che nelle donne mancine, è tutto il contrario: ancora una volta, è evidente la differenza tra destrimane e mancino
E’ certo sensato che una madre, che regge il bambino a destra, come fa appunto la mancina, si imprima in mente il viso del bambino con l’occhio sinistro. Si può anche ben immaginare ed è già stato in parte provato che differenti compiti siano diversamente distribuiti su entrambe le porzioni della retina dei due emisferi.
Per tutti questi processi biologici o leggi dobbiamo sempre tentare di trovare un’analogia tra l’uomo e l’animale, perché solo in quel caso si tratta davvero di una legge biologica.
Un bambino cresce svelto, la maggior parte dei cuccioli ancora di più. La madre ogni giorno deve di nuovo imparare la faccia attuale del suo piccolo. Se gli uomini vivessero ancora in grandi famiglie, anche per le madri sarebbero importanti queste capacità arcaiche, che chiamiamo “ Istinto “ nel caso degli animali. Un animale madre, per esempio nel gregge, ha bisogno di queste capacità affinché il cucciolo posso sopravvivere. Gli esemplari che non possiedono tale capacità si estinguono nel giro di poche generazioni.
Se per una specie animale contano gli occhi, per l’altra conta l’udito. Le madri di alcune specie animali riescono a capire grazie a minime diversità del pianto, del belato del pigolio che si tratta del loro cucciolo.
Mostratemi una sola cagna che fra cinquanta cuccioli appena nati non sia in grado di trovare il suo!
Si potrebbe persino osare di enunciare una teoria che pure è molto interessante:
- Il destrimane è tale perché l’occhio sinistro che guarda verso destra(si intende la fovea centrale) garantisce l’orientamento della mano destra e quindi può dirigere la mano destra. Provate a pensare a come vedete un chiodo che state piantando nella parete: l’Occhio destro non puo’ vedere niente perché la vista viene di continuo impedita dal martello. L’occhio sinistro (fovea centrale) orienta e dirige il movimento. Il tiratore destrimane prende la mira con la fovea centrale sinistra. Il tennista non tira meglio di diritto perché il movimento è più facile, bensì perché l’occhio può dirigere, mentre di rovescio deve praticamente colpire alla cieca.
- Nei mancini tutti questi processi sono rovesciati. L’occhio destro dirige il movimento, l’occhio sinistro è preposto a ricordare la faccia del proprio figlio, della madre e anche quella di tutti gli appartenenti alla propria specie.
Destrimane o mancino: diamo uno sguardo in direzione degli sport da combattimento
La madre destrimane “riconosce“ il suo bambino con l’occhio destro che guarda verso sinistra (fovea centrale), l’uomo destrimane misura il suo territorio con l’occhio sinistro che guarda verso destra. Il destrimane riconoscere il viso dei suoi cari con l’occhio destro, (“il vostro sorriso è il paradiso, indimenticabile!”), ma misura i suoi avversari con l’occhio sinistro. Cioè non ha affatto bisogno di ricordarsi la loro faccia ma di attendere il momento giusto per poter colpire.
Da destra nulla può succedere al lottatore; avendo ”sott’occhio” quel lato, il pericolo può arrivare solo da sinistra per cui egli cerca di coprire con lo scudo il lato cieco.
Ancora una particolarità
una donna mancina, che si ammala di un conflitto sessuale femminile ma in quanto mancina mostra il relativo focolaio nella zona periinsulare destra, non perde mai la funzione delle ovaie .
Cioè continua ad avere l’ovulazione e le mestruazioni, mentre una destrimane non ha più l’ovulazione. Per questo in passato per molte donne, spesso giovani, il conflitto durava dopo lo “shock”, perché molte ragazze credevano veramente di essere incinte a causa dell’amenorrea.
Non voglio fare delle profezie, ma il mancinismo è molto più significativo per la medicina futura di quanto abbiamo generalmente supposto sino ad ora.
Il significato dell’essere destrimane o mancino per la diagnostica clinica
Nella medicina sono interessanti tutti i nessi di natura fisiologica, ma in particolare quelli, come qui, che hanno degli effetti pesanti sulla diagnostica e sulla terapia in ciascun singolo caso.
Il mancinismo non è assolutamente una stranezza insulsa della natura, come si è sempre ritenuto di solito, perché rispetto ai conflitti avviene un’interruzione funzionale degli ormoni. Come spiegato nel capitolo delle psicosi nel primo caso citato di depressione, per un conflitto sessuale femminile una mancina può patire i sintomi organici che una donna destrimane potrebbe avere solo dopo il climaterio nella senilità (con un conflitto di territorio) .
Gli uomini mancini con un conflitto di territorio non possono affatto patire un infarto del cuore sinistro nella fase PCL, tranne quando sono vecchi e hanno una reazione femminile, ma allora anche a livello psichico non possono più avere alcun conflitto di territorio, bensì un conflitto sessuale femminile. Solo l’indirizzo dei conflitti, per così dire, ha polarità invertita. Dal computer cervello all’organo in ogni caso tutto avviene sempre nello stesso modo! Ne deduciamo ora che il mancinismo ha molto a che vedere con la sessualità e con gli ormoni.
Sezione schematica attraverso il neoencefalo
Fra destrimani mancini è solo invertita la relazione fra livello psichico e cervello. Dal livello del cervello al livello dell’organo per contro la correlazione è costantemente univoca. Forse è più facilmente comprensibile al contrario: un cancro del collo dell’utero ha sempre un focolaio a sinistra periinsularmente , ma sole nelle donne destrimani deriva da un conflitto sessuale. Il mancinismo, come abbiamo sentito, è importante perché decide l’incidenza del conflitto a livello cerebrale. Stabilisce anche quale malattia i pazienti possono patire per un certo conflitto. Il mancinismo, ad esempio, decide anche in quale conflitto biologico dobbiamo prevedere una depressione, nella mancina per esempio con un conflitto sessuale (femminile), mentre nella destrimane solo poco prima o poco dopo la menopausa, cioè nel cosiddetto ”pareggio ormonale”.
Il maschio destrimane molto effeminato, quindi in pareggio ormonale, cade in depressione quando è ancora in grado di avere un conflitto di territorio. Per contro il maschio mancino effeminato cade in depressione quando non è più maschile, cioè reagisce già in modo femminile appunto in pareggio ormonale.
Destrimane o mancino: Lateralità ed omosessualità
Gli omosessuali molto femminili si comportano come delle donne, i partner più maschili come degli uomini. Nei mancini omosessuali è di nuovo tutto esattamente rovesciato a livello del cervello. Si può invertire la reazione femminile o maschile anche mediante gli inibitori degli ormoni sessuali.
Lo stesso effetto, in questa direzione beninteso, ce l’hanno pure i citostatici in modo facoltativo (non obbligatoriamente ), si può ben dire quindi che bloccare gli ormoni sessuali attraverso una manipolazione irragionevole è una totale stupidaggine.
Questa stupidaggine viene commessa nella medicina tradizionale soprattutto per la mancanza di concetti concreti.
L’effetto peggiore sta nel fatto che con questi blocchi di ormoni sessuali, fra i quali in caso sfortunato può già rientrare la pillola anticoncezionale, Il focolaio “salta” da un lato cerebrale a quell’altro.
Questa trasposizione del focolaio condizionata dagli ormoni o, meglio, condizionata dal blocco degli ormoni, non solo non ha aiutato numerosissimi pazienti, ma ha pure causato il cancro corrispondente dell’emisfero cerebrale opposto.
A causa del blocco degli ormoni, cioè, spesso risulta un individuo che ora, condizionato ormonalmente, reagisce esattamente in modo contrario rispetto al periodo precedente la ”terapia” ormonale. Per esempio, una donna, che prima reagiva in modo femminile e quindi poteva partire un conflitto sessuale femminile con carcinoma del collo dell’utero, dopo il blocco degli ormoni indotto da farmaci prescritti degli apprendisti stregoni, improvvisamente reagisce in modo maschile e dal carcinoma del collo dell’utero, che ora è fermo, passerà ad ulcera delle arterie coronariche.
E qui si cade in errore
Ma questo nel linguaggio della medicina classica viene subito chiamato ”metastasi”, delle piccole cellule cancerogene maligne che non sono state distrutte dall’apprendista stregone, ma che, inosservate, astutamente e segretamente, come ci si immagina che facciano questi “Piccoli diavoli”, sono arrivate attraverso il sangue nell’organo nuovo.
Ma questi “diavoletti” continuano a comportarsi così educatamente che causano sempre il medesimo tipo di proliferazione cancerosa nello stesso punto. Pertanto non sono così diabolici come si ritiene di solito.
Un esempio
Se a una giovane donna mancina, che ha un conflitto sessuale e, in quanto mancina, una depressione e i segni corporei di un conflitto di paura nel territorio, di territorio o di rancore nel territorio (con carcinoma bronchiale, angina pectoris, ulcera del ventricolo), si danno dei bloccanti ormonali, immediatamente ella può patire per esempio un carcinoma del collo dell’utero. Credo che il problema della diversità degli emisferi ci terrà ancora a lungo occupati. È uno dei problemi fondamentali della diagnostica. A mio parere è un grosso errore non interrogare un paziente a proposito del suo destrismo o mancinismo, dato che ha grande importanza per correlare i conflitti ai focolari e i tumori ole necrosi all’ organo.
I due emisferi della corteccia cerebrale: zona del territorio sinistra= femminile, zona del territorio destra= maschile
Esistono numerosissime speculazioni sulla diversità dei due emisferi del neoencefalo. Gli speculatori meno capiscono ciò di cui parlano, tanto più fanno delle affermazioni azzardate. Non desidero far parte di tale gruppo. Piuttosto vorrei a questo punto riferire quello che so. Abbiamo già visto che il mancinismo e il destrismo sono importanti in quanto stabilisco su quale emisfero della corteccia cerebrale l’individuo accusa il suo primo conflitto nella zona del territorio ecc.
Abbiamo anche sentito che il mancinismo e il destrismo decidono qual è il lato madre/bambino o bambino/madre e qual è il lato del partner.
Non mi riferisco però a tutto ciò quando affermò quanto segue:
Se unuomo destrimane che ha un conflitto di territorio attivo per anni(per esempio come lupo secondario) patisce un conflitto di perdita con una soluzione, allora, se la cisti del testicolo è abbastanza grande (aumentata produzione ormonale), “patirà” forzatamente una “soluzione biologica” del suo conflitto di territorio, che con grande probabilità lo farà morire di infarto cardiaco sinistro. Il relativo focolaio si trova a destra cerebralmente.
-Con relativa costellazione,
dunque un conflittodi territorio attivo da anni e conflitto di perdita risolto da poco e cisti del testicolo, cioè con un grande afflusso di testosterone, al mancino nulla può succedere. Il suo focolaio del conflitto di territorio si trova a sinistra cerebralmente. E sebbene egli ormai diventi molto più maschile, la soluzione biologica obbligata del conflitto di territorio non può avvenire come accade forzatamente nel destrimane. Essendo il lato femminile sinistro impedito a causa del conflitto, egli diventa ancora più maschile di un destrimane.
-Per la donna destrimane
con conflitto biologico sessuale solitario permanente da anni (dunque senza costellazione schizofrenica), dopo un conflitto di perdita risolto con cisti ovarica e dopo indurimento di questa cisti con forte aumento degli estrogeni, avviene una soluzione obbligata del programma biologico sensato a causa dell’elevata quantità di estrogeni. Il focolaio si trova a sinistra cerebralmente. Un simile paziente può facilmente morirne (infarto cardiaco destro con embolia polmonare). Però in un caso analogo di una donna mancina ciò non accade. Sebbene ormai diventi molto più femminile, o proprio per questo, lei non risolve il suo conflitto sessuale, che si situa a destra cerebralmente.
Sezione schematica attraverso il neoencefalo
Possiamo dunque affermare che con un aumento degli estrogeni solo un conflitto sessuale sull’emisfero sinistro viene portato alla soluzione biologica obbligata.
Un aumento del testosterone a causa di una cisti del testicolo indurita può portare un conflitto di territorio alla soluzione biologica obbligata solo sull’emisfero destro.
Con le dovute riserve si potrebbe quindi considerare l’emisfero sinistro più femminile e l’emisfero destro più maschile.
Tutto ciò vale però solo per la zona del territorio, sia a sinistra che a destra.
L’unica terapia efficace, è breve
“Non accettare quello che non puoi restituire, poiché l’equilibrio della vita è basato sulla reciprocità.”
Klaus